lunedì 22 luglio 2013

La favola dell'immagine 5

Luminoso dormi' profondamente e nei suoi sogni le voci dei soi amici angeli rieccheggiavano nella sua mente. Colori sfumati gli apparvero ,come albe dorate disegnate su un azzurro profondo.Arcobaleni attraversavano la sua mente e nuvole colore rosa veleggiavano nel suo sogno. Si sentiva leggero e di nuovo con le sue  ali dorate poteva spostarsi velocemente senza attrito e creare con il suo pensiero fiori dai colori sfolgoranti e dai profumi ammalianti....finché il profumo dei fiori gli apparse nella sua mente e lo senti' il suo cuore da essere umano. Si svegliò e apri' gli occhi. Dalla finestra il cielo era diventato azzurro e le nubi erano state spazzate via dal forte vento. Adesso la luce dorata del sole stava colorando la terra.Si alzo' in tutta fretta, nella sua mente ancora i colori e le dolcezze del sogno, ma nel corpo , nel suo corpo, rigidita' e pesantezza  gli fecero ricordare la sua casa, anzi il suo cammino.Forse fu proprio in quell'attimo eterno , come in un baleno, che dentro di se' capi' il suo cammino qual'era.Non ci aveva pensato neanche quando era angelo...ci penso' proprio li' grazie a quel corpo misero e limitato.
La sua mente come folgorata da questo pensiero...velocemente si alzo', e disse una preghiera di ringraziamento per quell'uomo che cosi' generosamente lo aveva aiutato e poi benedisse tutti gli esseri umani...Ando' via , ma non scappava aveva in mente una sola immagine quella di Dio e sapeva che questo si sarebbe presto avverato. 
Fu presto fuori a sentire la brezza dolce e profumata del mattino e si incammino' per la sua strada.
Si allontano' dalla citta' che si stava appena svegliando dal grigiore della notte, qualcuno era gia' sveglio...Luminoso camminava senza fretta e si guardava intorno mentre si allontanava dalle miserie della citta'.I palazzi pian piano si facevano piu' radi fino a sparire completamente e si ritrovo' nella strada nerissima di asfalto. Sentiva da lontano il canto dei gabbiani e il vento sapeva di mare.
Vide la stradina con i ciottoli bianchi e il suo cuore si senti' piu' rassicurato ma dentro di se' si dibatteva una grande battaglia interiore.- Lascio questo corpo ma me ne sono affezionato..mi fa soffrire , non mi fa volare..ma lasciarlo mi procura un forte dolore, perché?-
Intanto i suoi piedi sfioravano la sabbia ancora tiepida e si ricordo' di come era felice prima di arrivare sulla terra. Felicita' e tristezza ardevano nel suo cuore...prendere o lasciare era il suo dilemma adesso.
Si fermo' un attimo e guardo' l'aria limpida ...quella era la strada da dove era venuto dopotutto....Gli venne in mente l'immagine che al mattino aveva riempito il suo cuore e non temette piu' nulla ..ora l'immagine di Dio riempiva tutto il suo essere. Si butto' in mare...gli angeli sanno volare ma non sanno nuotare....quel mare e quelle stesse acque che lo avevano portato sano e salvo a riva adesso lo avvolgevano di onde altissime che lo ingoiavano e ogni volta erano sempre piu' grandi fino a che il corpo di Luminoso fu totalmente sommerso e comincio' a scendere giu' , in fondo al mare.
Luminoso continuava ad avere dentro di se' l'immagine del Padre e anche se il suo cuore batteva forte all'inizo, adesso lo sentiva calmo e mentre il corpo si riempiva di sostanza marina , l'anima di Luminoso si riempiva di luce.
Da fuori qualcuno aveva visto un uomo in mare che stava annegando e presa una barca cerco' di salvarlo tuffandosi in acqua.
Luminoso avverti' un suono e poi senti' come un movimento fortissimo , simile ad un ciclone, che lo avvolgeva intorno a se stesso senza poter far nulla, e si lascio' andare...
Questo cono che lo avvolgeva lo porto' fuori dall'acqua velocemente... Luminoso aveva le sue bellissime ali dorate, ma non vi fece molto caso....Guardo' verso quel corpo inerte che alcuni umani  cercavano di salvare in tutti i modi ,li' sulla spiaggia ,e si allontano' velocemente.
Saliva sempre piu' leggero e la felicita' e la gioia inondavano il suo essere interiore. Non aveva pensieri, ma solo una immagine : IL PADRE.
Da lontano la terra gli apparve son i suoi colori teneri mentre il sole da una parte la illuminava . Le stelle lo accolsero con gioia e quando arrivo' nella sua casa capi' che quella non era piu' la sua meta.Non voleva una casa ....si allontano' da quel luogo profumato cosi' ricco di ricordi trasparenti e cristallini e si avvio' verso una luce lontana:un sole che non abbaglia e che dona la sua luce e la sua compassione.Perse tutto: le sue ali dorate e tutta la sua essenza.Si spoglio' e divenne della stessa consistenza di un alito divino. Senti' vibrazioni che percuotevono l'universo che si estendeva oltre la sua stessa materia grossolana in qualcosa di luminoscente e lattiginoso. Poi divenne piu' chiara la Luce e quel che rimaneva della sua essenza lo porto' di fronte ad un portale in cui solo onde , come quelle del mare, si vedevano e oltre quella porta uno spazio colmo di vuoto e di pieno , uno spazio colmo di tempo e di relativita'. Da quello spazio Luminoso si rese conto che tutto veniva creato poiche' particelle luminosissime volavano con direzione precise assumendo poi le diverse forme della creazione e materializzandosi prendendo consistenza.
Si tuffo' tra le onde del divino Padre e perse completamente consistenza  e coscienza.
Perse ogni cosa di se'.
Come una goccia si tuffa nell'oceano perdendo la sua unicita' e diventando lo stesso oceano, il nostro angelo Luminoso colmo' il Padre con la stessa sostanza con la quale il Padre stesso lo aveva creato.
Luminoso divenne tuttuno con il Padre, ma per luminoso non vi era piu' il Padre...lui era il Padre.

In quella cittadina ridente oggi sorge un monumento a quello che fu , tanto tempo fa, ma neanhe tanto, uno straniero che nessuno conosceva e che li' lascio' il suo corpo...il monumento benche' raffigurava un uomo l'artista volle aggiungeci le ali... e i bambini oggi davanti a questa statua muovono le braccia come fossero ali..,,